La casa, le cose, il mare
Kelly e Rosario
Le stelle

Le stelle della notte disegnano il tuo viso
che immagino atteggiato in un sorriso
mentre ci guardi dal Paradiso.
Io e te, due anime incastonate
nella bellezza dei nostri corpi,
diventavamo un motoscafo
che spacca l'acqua e crea una scia
di schiuma ed onde che si allontanano
verso la riva e verso il cielo
con il fragore caldo di un urlo
che disegna strisce d'amore
sul mare azzurro senza confini
in un tramonto rosso d'agosto.
Poi la tua anima ha abbandonato
il nostro corpo salendo al Cielo:
senza di me che son rimasto
ammutolito a ricordare
attimi eterni, cristalli d'amore,
in un diluvio di lacrime dolci,
vagabondando per umide strade
alla ricerca di un segno di te,
che adesso vivi in una Casa infinita
e ti prepari a colmare d'amore
in questo Natale il bambino Gesù.
Io che farei se fossi con te?
E che sarei se stessi con te?
Ti guarderei stupito e rapito,
assaporando ogni tuo gesto,
i ghirigori che le tue mani
stanno tracciando mentre prepari
un bianco cesto da regalare
a Chi ti ha resa creatura perfetta;
un cesto bianco come la neve,
come facevi quando eri di me,
e nel tuo ventre crescevano i bimbi
che dal nostro amore hanno avuto la vita.
Dolce mia Kelly, guardo la croce
che svetta in cima alla nostra chiesa;
ho il cuore squarciato mentre ricordo
quanto ho pregato per te che soffrivi
seduta al divano, ma sorridevi
quando volevo toccarti la mano;
dietro ai tuoi occhi era accesa una luce
che nessun timore poteva oscurare,
luce che dava sollievo e speranza
e come un faro squarciava la notte;
il mare in tempesta
all'improvviso non faceva paura.
Da quella croce é venuto un amico
che ha preparato la tua strada per Dio,
e sei partita portando con te
il nostro amore, un grazie infinito
per ogni istante che ci hai regalato,
per ogni bacio che ci hai donato,
per ogni parola che hai pronunciato.
E misterioso attimo eterno:
IO ero li a tenerti la mano,
quando ad un tratto ho capito che ancora
IO ero fra NOI a dirti addio.
Arrivederci, amore mio!
17/12/07 349