Il calendario
Un anno, due mesi, tre giorni
quattrocentoventotto volte
mi sono svegliato senza darti il bacio.
Quarantamilacinquecento battiti di un cuore
che non smette mai di battere per te,
ancora solo per te, lo sai: non per me.
Nella mia mente ragnatele
che si muovono alla brezza di marzo,
cumuli di polvere che nessuno sta pulendo.
Ogni istante inseguo
una immagine tua, il tuo nome
rimbomba come un tuono lontano.
Mi arrabbio, sorrido, mi scuoto, mi annoio,
grido e penso, corro e prego.
In un deserto infuocato
lontano dal mondo
alzo le mie braccia al cielo
urlando.
5/3/2008 428

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